XXIII legislatura – Tornata del 10 febbraio 1910
diritti di tutti; così mai dal suo labbro uscì parola volgare o di ingiuria e offesa a colleghi o a parti diverse della Camera, nè mai diede motivo a
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Alla gravità della perdita ogni parola sarebbe inadeguata, e ai suoi meriti mal risponderebbe, specialmente nella ristrettezza del tempo. Ma
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era sensibile a tutte le cose buone e belle, comunque si chiamassero; aveva (voi certo lo ricordate) nella faccia, come nella parola, un'espressione
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Presidente, in mezzo ai Crispi, agli Zanardelli, ai Ceneri, ai Mancini, ai Depretis e a tanti altri, l'onorevole Costa prese la parola e, coerente alle sue
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Oggi a parlare di Angelo Majorana, la parola stenta a venire sulle labbra, poiché sta nella mente sempre viva la sua imagine di giovinezza; risuona
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E poiché il sentimento d'affetto mi mosse a parlare, aggiungerò subito ora una parola di vivo rimpianto per l'amico del cuore, pel collega caro
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II Parlamento, molto prima di quest'ora, aveva reso omaggio all'uomo che onorò questa tribuna, con la parola finché potè, finché cioè non gli fu
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Mazza. In tanta manifestazione di sentimento e di affetto verso la memoria di Andrea Costa, io sarei spinto a rinunziare alla parola per non
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Ho l'onore di essere qui per Ravenna, ed ecco la ragione della parola mia.
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Mirabelli. Dopo il ricordo eloquente dell'amico Mazza per mandato del gruppo repubblicano, non oserei aprir bocca sé la mia parola non avesse una sua
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redenzione economica; erano borghesi che avevano sentito la sua parola, erano deputati al Parlamento che altra volta avevano autorizzato il suo arresto
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Nella dolorosa perdita dell'impareggiabile amico, il quale più che soccombere, disparve, manca a me la parola acconcia per dirvi di lui, ciò che
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possono esser consolati, adempierete certamente un nobile ufficio civile, perchè il rimpianto della Rappresentanza Nazionale diventa l'augusta parola
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Muratori. Legato con vincoli di verace affetto ad Angelo Majorana, la Camera mi permetterà che aggiunga una parola alla nobile commemorazione fatta
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Quali alte speranze potesse destare il suo avvenire non potrà dirlo nessuna parola, meglio di quanto lo proclami l'opera stessa, ch'egli compì, nella
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Non voglio e non oso aggiungere la mia disadorna parola alle loro, poiché essa sarebbe inadatta alla solennità del momento; mi limiterò soltanto, a
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